JEAN - PAUL SARTRE
"Faccio un gesto maldestro o volgare: quel gesto aderisce a me, non lo giudico né lo biasimo, lo vivo semplicemente, lo realizzo al modo del per-sé. Ma ecco che improvvisamente alzo gli occhi: qualcuno era là e mi ha visto. Subito realizzo la volgarità del mio gesto e ho vergogna." L’ESISTENZIALISMO COME UMANISMO Jean-Paul Sartre (1905 -1980, Parigi), l'esponente più importante dell'esistenzialismo francese, parte dall'analisi della coscienza dell'uomo e mette in luce la sua fondamentale differenza rispetto agli enti: mentre questi ultimi costituiscono l'essere in sé , opaco e inerte, la coscienza è l'essere per sé, auto-trasparente e consapevole di se stesso. Solo l'essere per sé conferisce senso all'essere in sé, ma a sua volta ne è vincolato perché la coscienza è sempre coscienza di qualche cosa e non può esistere se non situata in un mondo di cose e di persone. La coscienza è essenzialmente identificata con il potere di nullific